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Scorrendo le pagine del libro si familiarizza con fatti, personaggi, passato e presente, gergo e regole della disciplina raccontata dalla A alla Z anche con spiegazioni a prova d'ignoranti (in senso letterale, non rugbistico: Pastonesi ricorda che quando si parla di «giocatore ignorante, fisico ignorante, partita ignorante» si fa «un complimento: significa duro, tosto, coraggioso»). Da nozioni ormai note ai più come «terzo tempo» (quello vero), apprezzato dal rugbista Che Guevara e definito dal pilone inglese Jason Leonard «una tranquilla pinta di birra seguita da altre 17 pinte piuttosto rumorose». Fino a definizioni per addetti ai lavori come cap, factotum e Old, quelli che per raggiunti limiti di età possono cimentarsi in un «rugby versione light». E infine alla voce calcio le differenze con il rugby. Sintetizza Vincenzo Cerami: «Il calcio somiglia all'Italia, il rugby allo sport».